Resta il 31 dicembre 2017 (fissato dal programma finanziario del Fesr Puglia 2007/2013) il termine per la riconsegna del Teatro Fusco alla fruizione dei cittadini di Taranto. Il teatro è interessato da alcune settimane dai lavori di ristrutturazione (finanziati dalla regione Puglia per 4,2 mln di euro) che hanno portato alla scoperta di siti e reperti archeologici al suo interno. Ad accorgersi della loro presenza, l’archeologo-sorvegliante del cantiere, figura prevista dalla legge, Cosimo Pace, della Cooperativa Novelune, durante gli scavi effettuati dalle ditte incaricate dal Comune. Contattata la Soprintendenza Archeologica e sospesi i lavori, sono state riportate alla luce sei fornaci, una di forma rettangolare, le altre ovoidali, ed alcune vasche, presumibilmente utilizzate per la lavorazione dell’argilla e per la successiva realizzazione di utensili in ceramica, risalenti fra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800. Un laboratorio, un’officina, o comunque un grande spazio dedicato alla produzione. Trovati anche altri manufatti, frammenti di piatti smaltati e brocche. Ora, Soprintendenza e Comune dovranno collaborare per elaborare un progetto per rendere visitabile quest’altro tesoro nascosto, senza necessariamente accedere negli spazi del teatro. “Stiamo studiando la soluzione più idonea per rimodulare gli spazi”, ha dichiarato ieri a Palazzo di Città la Soprintendente delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, Maria Piccarreta. “Non saranno distrutti altri valori come avvenuto in passato”, ha dichiarato il sindaco Stefàno.
(foto dal web)